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Meditazioni per l'oggi_Contro la perdita di fede e di valori

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 Non siamo più in grado di fermare questa evoluzione del male, ma oggi siamo “messi” in grado di farlo attraverso quelle lacrime che la Madonna ci presta. Gesù ha permesso che il flagello della nostra “ignoranza e del nostro tradimento ci rendesse già da tempo “servi” del potere.

Se noi capiamo che la Madonna e Gesù non sono un fatto soltanto religioso, siamo capaci di uscire da questo “stallo” in cui anche la Chiesa si sta trovando: essa deve fare i conti con le nuove generazioni che di Chiesa non ne vogliono sapere, in concomitanza con una perdita non solo di fede, ma proprio dei valori, proprio perché questa trasmissione di fede è stata fasulla… è rimasta una bella omelia che però non ha raggiunto il cuore.

La situazione in cui ci troviamo è colpa di tutti. Basta con questo accarezzare i nostri peccati! Li dobbiamo guardare in faccia… questi peccati che sono problematiche di ordine sociale. Dove c’è confusione, non c’è ossigeno.

Non siamo più in grado di fermare questa evoluzione del male, ma oggi siamo “messi” in grado di farlo attraverso quelle lacrime che la Madonna ci presta. Gesù ha permesso che il flagello della nostra “ignoranza e del nostro tradimento ci rendesse già da tempo “servi” del potere.

La croce che la Madonna ha voluto presentarci è certamente la bandiera dell’Italia, che è una bandiera lordata di sangue. Basta poco per affamare il popolo, per mandare in malora tutto quello che sembrava una cosa sicura.

La Madonna a Manduria con la Riparazione e la Riparazione Eucaristica ha terminato il Suo Programma per l’umanità per giungere a tempi possano essere “maturi” per realizzare quanto Lei ha già promesso (“Alla fine il Mio Cuore Immacolato trionferà…”), ma questo costerà un passaporto carissimo.

Giovanni Paolo II, il “Totus tuus”, ci ha lasciato come eredità questa parola: consacrazione. Se non ci consacriamo alla Madonna, non saremo salvati. Egli ci consegna una Chiesa che sta andando verso una sua consapevolezza: o ritrova l’Amato per la strada o automaticamente accade un “divorzio”. E consegna questa Chiesa con l’anno dell’Eucaristia, per farci comprendere che l’Eucaristia non è certamente solo un’immagine di Gesù che si consuma e poi resta solo nella nostra memoria, ma è un Cristo giovane, capace di guarire, di parlare alle giovani generazioni e di essere al timone della Sua Chiesa, al cui interno c’è una lotta tra mariani e clericali, che potremo chiamare con più chiarezza lotta tra preti massoni e preti di Cristo. Dio ci dice: “Vuoi seguirMi?”.

Ritrovando Cristo e rimettendoLo nelle famiglie, le famiglie si possono salvare.

In una famiglia i genitori, coscienti che i loro figli sono veramente senza patria, senza valori, debbono assumersi il compito gravoso di formare le loro coscienze coll’essere dolcemente fermi su tante cose che oggi restano all’oscuro, iniziando dalla fede. Se l’Italia non si rimette in ginocchio e non chiede al Padrone della messe di liberarci da tutti i demoni che ci siamo procurati con le leggi dell’aborto e del divorzio (abbiamo scampato quella dei PACS), non si salva.

La Madonna sta dicendo: “Figlioli, aiutateMi a salvarvi”. Se i laici, a cui affida i pastori, non ritrovano questa forza interiore Eucaristica, i preti si perderanno uno dopo l’altro. Chi lo farà sarà annoverato tra i Suoi figli consacrati mariani, che sono quella Chiesa militante dalla veste bianca che va avanti con una grande Croce luminosa.

L’armatura che Dio ci ha dato è quest’Olio Benedetto di Maria con questo Rosario delle Lacrime, questa devozione fortissima a Colei che vuol far venire la Pace, ma con la Pace ci deve essere una “restaurazione“ del pensiero.

 

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