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Maria piange ancora

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Gli occhi di Maria non cessano di parlare ai figli che vengono a vistarLa supplici dinanzi alla sua statua.

Il giorno 3 aprile di quest'anno, un gruppo di pellegrini giunti in Manduria per rendere omaggio alla Vergine dell'Eucaristia, dopo la Via Crucis, nell'atto di pregarLa accoratamente, si sono visti corrispondere da un celestiale profumo seguito dall'evento straordinario delle lacime di olio che hanno reso vivi i suoi occhi.

Commossi, silenziosi e riverenti, hanno immortalato tale segno per ricordare come l'evento Manduria non può essere simulazione o frutto di isterismo. 

Il tangibile segno, incontrovertibile, risulta evidente nelle foto scattate dai pellegrini presenti, che essi stessi ci chiedono di pubblicare.

Si noti che tra i presenti erano anche alcuni non credenti.

 

Voce del fondo dell'anima

La voce dell'anima è ancor meno comprensibile della natura esterna, perché esige un senso più fine e un'attenzione più assidua. La voce della rivelazione viene in un momento di calma interiore, quando i pensieri stanchi della loro frivolità cominciano a fare attenzione. Anche l'orecchio più duro deve aprirsi davanti alla voce dell'istruzione che pone l'accento in un linguaggio a disposizione di tutti i figli umani, quello delle lacrime. "Hai parlato a più riprese, e in molte guise ai nostri padri per mezzo dei profeti; in questi ultimi tempi per mezzo della figlia del Tuo Figlio" (cfr. Ebr. 1,1-2).

La voce di Dio è sempre viva ed efficace, e siccome tutto ciò che succede nel mondo è sostenuto dalla potenza di Dio (Ebr. 1,3), non vi è dubbio che in questo evento c'è azione della Provvidenza che contiene parole di Dio desiderose di agire sull'uomo. Alla preghiera subitanea risponde Maria Santissima che guarda all'amore con cui è stato accolto il suo invito anche al cambiamentio di vita, che passa dalla penitenza e dal raccoglimento, nel tempo favorevole della Via Crucis.

Non è accidentale quanto continua ad accadere nella terra prediletta dalla voce universale della Madre, scende dall'alto la Sua benedizione insieme alle ripercussioni negli eventi del mondo, guidati dal dito di Dio e permessi dal soffio della Sua bocca. Anch'io credo che queste lacrime sono gemiti dell'eletta creatura che ci fa risalire dal nostro abisso generando la sorgente del bene iniziale. Lo so, è vero, non è comprensibile a tutti questa voce che grida nel deserto, o piuttosto il grido del deserto del cuore universale di Maria che in un solo momento incessantemente appella le nostre coscienze perché non ci rallegriamo delle nostre rovine e non ci vantiamo dei sensi esterni sempre occupati nelle soddisfazioni passeggere.

Non più cattive fantasie sulla Vergine delle lacrime, perché quel che passa tra questi segni e la nostra anima nascondono un profondo mistero che merita silenzio e atteggiamento di santo timore.

(Don Stefano Varnavà, intervento sulle lacrimazioni della Vergine dell'Eucaristia a Manduria





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