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Il Messaggio della Riparazione ed Eucaristico

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Il Messaggio Eucaristico e l’Adorazione

Avere devozione a Gesù nell’Eucaristia vuol dire esercitarsi ed educarsi alla fede Eucaristica. Ci aiutano le diverse preghiere e meditazioni, che preparano alla Santa Messa e all’Adorazione davanti al Tabernacolo. Esse ci pervadono di tale stupore e fuoco da prolungare la Sua presenza negli atti di pietà. L’atteggiamento, che Maria SS. ci invita ad assumere, è quello di rivolgersi a Dio con «fervore e tremore» (Fil 2,12) per avvicinarci a Lui «in maniera più perfetta ed eccelsa» (San Leone Magno).
 In alcuni tratti della Sapienza Rivelata del Dio Vivente, sono addirittura specificatamente richiesti alcuni atteggiamenti esterni, con cui si rende coerente la celebrazione, l’Adorazione e la coscienza di Dio. I principali gesti di Adorazione, che accomunano i cattolici agli ortodossi sono l’inchino (proskynesis), la genuflessione (gonyklisìa) e la prostrazione a terra, segno della massima Adorazione al Risorto, che è il Vivente. I gesti di Adorazione, che la liturgia chiede di osservare, corrispondono al riconoscimento della Maestà del Signore e dell’appartenenza dell’uomo a Dio.
L’inginocchiarsi e lo stare in piedi sono due atteggiamenti dell’unica Adorazione, ma essi vanno compiuti entrambi, ma in differenti momenti» (L’Eucaristia, fonte e culmine... Sinodo dei Vescovi, 11ª Assemblea).
È necessario dunque comprendere su quale linea corre il Messaggio della Vergine dell’Eucaristia, che con le Sue innumerevoli Apparizioni ha sollecitato a convertirci rafforzando lo spirito dell’Adorazione oltre il culto della Messa. Ella altro non ha inteso dire che è un grande danno per il mondo la desacralizzazione e nonostante lo spodestamento dal Trono regale, Dio non si ritira dal mondo per abbandonarlo alla sua mondanità. Finché il Signore non è ancora tutto in tutti (1 Cor 15,28), Ella chiederà devozione a Gesù Eucaristico Amore con preghiere preparatorie, gesti di ringraziamento, di purificazione, di genuflessione, d’inchino, perché con questi atti l’uomo risale verso la Luce.
«Dunque anche al di fuori della Santa Messa il Signore Gesù è vivo Cibo spirituale. È l’arcano mistero del Dio con noi, che ci accompagna nel cammino; a noi spetta d’accoglierLo come tesoro inestimabile, Farmaco per i nostri mali e di quelli di ogni epoca» (Giovanni Paolo II, Ecclesia de Eucharistia).
 

Per capire qualsiasi spiritualità cristiana, anche quella mariana, dobbiamo sempre concepirla nel contesto del Mistero pasquale. In effetti accade ai noi quanto è avvenuto per la Santissima Vergine: man mano che Gesù procedeva in esperienza pasquale, generava secondo tale spirito quello della Madre Sua. Le anime Eucaristiche, allo stesso modo, vengono maturate dentro un rapporto intimo alla Passione, all’Eucaristia, alla Croce,  alla Risurrezione di Gesù Cristo.
Il più grande dono dell’Apparizione di Manduria è l’avere ricevuto una spiritualità Mariana ed Eucaristica in quanto pasquale, offrendo alle nuove generazioni di partecipare della Corredenzione di Maria SS. La crescita apportata con le mariofonie sta nel fatto di non vedere più la Madonna soltanto come «Colei che dobbiamo pregare» ma «Colei che dobbiamo ubbidire e imitare».
 

A queste ultime generazioni colte dalla tentazione del rendere tutto virtuale, di esaltare l’individualismo, frammentare e disconoscere le nostre origini, Gesù dice:
«Ecco l’atto solenne di tutta la Santa Messa, il più grande Sacrificio di Riconciliazione! Chi di voi riuscirebbe a spiegare quale immenso prodigio sia questo? L’Eucaristia, è il Sole, il Cuore Santo, la Grazia. Essa è la Mia testimonianza. Costituisce la fedeltà delle Mie parole: “Sarò con voi per sempre”. Io sono in questa Dimora, tutta di dolcezza e di amore impastata, formata dalla Carità divina. Non v’è miracolo sulla terra che la possa superare! Nella sua piccolezza tutta la Mia grandezza!
I Miei sacerdoti, per i quali si effonde su voi il Mio Spirito, presentano, unito al Calice Santo, il “Tutto” e così voi partecipate alla Mia Passione e ne diventate, momento per momento, piccole “Ostie-figlie”.
Gli angeli neri dell’aria vorrebbero distrutto questo ammirabile Atto di Amore e di Salvezza, vorrebbero ne sia cenere perché coscienti di tale grandezza. Ma questo i Miei sacerdoti lo comprendono? Sì, alcuni lo comprendono, ma sono troppo pochi! L’Eucaristia è il fuoco dentro il quale vive eterna tutta la Mia Sostanza e arde senza fine il Mio Santo Spirito santificatore... Per voi che credete e vi nutrite del Mio Corpo non tramonterà la speranza»
(27.11.1995).
 Gesù, il Nuovo Adamo, sta nell’Eucaristia, Giardino che Dio Gli ha preparato, per abitare tra noi, e compiere la Sua azione infinita nel piccolo spazio della spoglia Eucaristica
L’Eucaristia contiene il dono della corporeità del Signore, lo stesso Gesù carne della carne di Maria, sangue del Suo sangue. Dopo questa sacrosanta considerazione emerge con chiarezza che una volta recuperata la coscienza di Gesù collocato nel nostro tempo con l’esistenza dell’Eucaristia, dobbiamo dare senso a tale altissimo Dono, accogliendolo nella storia personale e sociale. In questa prospettiva educativa si inserisce la presenza materna della Madonna, alla cui guida Dio continua ad affidare gli uomini.
L’Apparizione di Manduria è proprio quella manifestazione che meglio chiarisce il legame che si intreccia tra Lei e noi, Lei e il Figlio Divino, tra noi e Dio. Infatti chi ci parla di più della Presenza di Cristo nella Particola consacrata è la Vergine dell’Eucaristia. Maria SS. attraverso la Sua Immagine rivela l’Eucaristia come estensione dell’Incarnazione.

Il pericolo attuale è superare la lusinga di dividere il Gesù storico dal Gesù Eucaristico. La Madonna desidera aiutarci nel resistere alle dottrine del falso essenzialismo, segno terribile dell’eresia dei nostri tempi, che ha ridotto in cenci la Dottrina Eucaristica.
Ci illuminano le parole di Gesù:
«Il Padre Mio, che è nei cieli, ha aperto la Sua bocca per far udire agli abitanti della terra il Suo “basta” sull’abominio che è intorno al Santissimo Sacramento dell’Altare, ma nessuno nota il furore santo che giunge, perché vi state auto giudicando? L’uomo non vuole capire, figlia Mia, e ogni giorno sfida la Mia bontà, celandosi falsamente dietro leggi bugiarde che non sono state date da Me… Spesso catechesi vuote e piene di farisaico contenuto Mi hanno fatto alzare dal Mio trono in grande sdegno!...
Vi dissi che quando tali cose sarebbero accadute, il Padre sarebbe stato inclemente e si è continuato a proferire bestemmie rendendoMi Re di burla, uomo fra gli uomini di comune natura, come un potente spodestato e ora umiliato, imprigionato, abbandonato e sottoposto a immense torture. Potrei essere più misericordioso?
O uomini, che rendete bugiardi i Miei santi che hanno versato il loro sangue in difesa del Santissimo, siete imprudenti quanto stolti, privi di senno e di conoscenza! Se Mi sentiste in voi, come potreste trattarMi così senza provare il più piccolo risentimento? Io sono forse cambiato? Non sono forse lo Stesso di ieri?» (3.9.1998).
«Per mezzo dell’Eucaristia potreste ottenere tutto il bene, ma so... un gran numero di coloro che ho redento, non Mi darà ascolto, rifiuterà i Miei preziosi consigli!» (3.3.1999).
«Quanto grande è l’amarezza per la perdita di fede e di fiducia verso il SS. Sacramento dell’Altare, ove sono operante e vigilante, ascoltatore silenzioso e Maestro!» (19.3.1999).
«Ovunque Io, il Santo, Mi volti, non vedo che profanazioni… Il deserto è la ricompensa che l’uomo si è guadagnato col moltiplicarsi degli oltraggi e degli scandalosi modernismi diffusi nel Mio Santuario. L’uomo ha perso la sua dignità disprezzando il Mio Amore... si è volutamente liberato dalle Mie sante Leggi e ha conseguito la sua retribuzione: lo smarrimento di se stesso. Mentre il mondo si dibatte nel cercare la causa dell’inizio dei mali, ignora che una “palese” si consuma sotto gli occhi di tutti ogni giorno (la mancata riverenza all’Eucaristia).
O terra, terra! Non vuoi proprio venire alla Mia Mensa, pura come un agnello, e gioiosa, come una gazzella? Ma tu ti adoperi al contrario, solo per sdegnarMi dicendo: “Tutto è buono, se ci è permesso!” Sorgi, ti dico, Mia creazione, come una radiosa fanciulla… sei arrivata all’apice della ribellione e della confusione! LasciaMi vincerti e non impedirMi di liberarti dalla apostasia che ti sei costruita, trincerandoti dietro l’inganno di offrire al tuo Re incenso e mirra. Fiele, ti dico, Mi stai donando con la tua infedeltà. Lasciami dirti: “Talithà kum”»!
(25.4.1999).
«Ben più penosa è la prigionia che Mi è riservata in Tabernacoli abbandonati, di quella che subii nel tempo della Mia condanna. Le anime Mi condannano oggi a un martirio ben più grande: l’indifferenza!» (28.2.2000).
«Ogni giorno il Sacrificio dell’amore viene consumato e mentre rapisco con la Mia Luce e i Miei favori le anime, esse Mi rimangono fredde e ostili. In verità non esiste peggiore castigo di una immutabile cattiva disposizione! Gli uomini si riposano al solo pensiero che basta avere un’apparenza di religiosità e colmare i Miei santuari di presenze tali da garantire i materiali bisogni» (6.3.2000).

a.  La S. Comunione ricevuta nelle mani

«Figliola, quando Io, il Santissimo, entro in voi, tutti di voi consacro, ma non discuto su quale è di voi la parte più santa per riceverMi... Pur se un tempo i Miei solevano ricevere le Sacre Carni attraverso lo spezzare del pane, oggi non lo desidero. Quante volte Paolo, l’apostolo, ha dovuto modificare le regole a causa dei continui sacrilegi! Egli stesso si sforzava di compiere ogni cosa con riverenza e Adorazione, cosciente della grandezza del SS. Sacramento.
Oggi l’uomo è più cagionevole e il maligno attenta contro il SS. Sacramento… Quante profanazioni sono costretto a subire, poiché i Miei hanno permesso che Mi rubassero attraverso la Comunione sulle mani!…
Satana vaglia gli uomini ed ha ben scrutato i cuori per lavorarli a suo piacimento al fine ultimo di eliminare l’Amore Sacramentato. Bisogna disattivare questa catena di morte! Mi si riceva degnamente dalle mani del Mio Ministro, direttamente nella bocca con tutti gli onori che si devono e poi dateMi il giusto benvenuto nel vostro cuore. Voglio essere tra voi, ma non dimenticate che non sono uno di voi. Io sono il Dio incarnato e non un uomo che si è divinizzato. Ma… vi diranno: “...tutto questo non è importante!” E dovrò subire ancora profanazione…»
(27.11.1995).
 

b. La dovuta devozione

Gesù dice:
«Prima desidero che il vostro cuore sia pulito dalle sozzure del peccato e solo col Sacramento della Confessione questo è possibile. Deve essere una vera contrizione di tutti i peccati fatti e che si faranno: intenzione col cuore di non rifarlo ancora e finalmente sentirsi perdonati dalla Mia Misericordia.
Poi un’intima preghiera prima di comunicarsi offrendo tale amoroso Sacrificio per la guarigione delle anime.
RiceverMi in ginocchio, assolutamente in ginocchio!... Io ti dico che nessuno di voi deve ricevere la Maestà Divina in piedi, almeno genuflettersi come segno che Mi adorate come Re e Salvatore... voi non ricevete il Tesoro nelle mani! Io dissi: “Sono il Pane disceso dal cielo”. Non dissi: “Sono il frutto della naturale mietitura”. Io sono il Pane Spirituale e voglio essere ricevuto così come la Madre Mia si è mostrata attraverso le immagini sacre: con le mani in atteggiamento di intima preghiera! Non v’è Angelo che rimarrebbe in piedi nell’atto di riceverMi e voi dunque vi ritenete più grandi degli Angeli? No, la preghiera più sublime che potete offrire, è proprio l’atteggiamento di umiltà e di prostrazione ai piedi del Mio Santo Altare»
(28.11.1995).
 

c. La Vergine sulla irriverenza

Maria Ss. dice:
«È molto importante che capiate il significato che ha l’Eucaristia, oggi da molti purtroppo creduta solo un pezzo di semplice pane» (23.6.1996).
«Amate la Santa Eucaristia, difendendola da ogni attacco» (23.8.1996).
«Figlia Mia, le anime sono ammalate, ma il vero farmaco è l’Eucaristia… Io desidero ardentemente che il Sacramento della Comunione si sviluppi così come Mio Figlio precedentemente vi ha domandato. Rispettate ciò che vi dico e molte calamità saranno allontanate» (23.4.1997).

Gli Angeli: «Vedi, la cattiva riverenza al Santissimo Sacramento attirerà sull’intera nazione un tale castigo mai visto sino ad oggi. Gli uomini devono cambiare e valorizzare di più la Presenza di Nostro Signore Gesù nella Santissima Eucaristia... Le anime non possono continuare proseguendo per questo cammino di perdizione! Troppe comunioni in peccato grave! Non si contano quelle sacrileghe!» (23.4.1997)
«Figlia Mia, l’Eucaristia è il grande farmaco dell’immortalità dell’uomo. Per questo Io, preparandovi al grande Trionfo, qui giungo come la Signora della Divina Eucaristia. Che tutti sappiano che “Essa” sarà, all’ultimo giorno, l’ago della bilancia e tante Comunioni mal fatte daranno grandi dolori all’uomo!...» (8.12 1997).
«Il centro, le fondamenta delle vostre orazioni devono essere il Santissimo Corpo di Mio Figlio. Riscoprite i gesti esterni nella liturgia così che tutti gli uomini possano riconoscere Gesù realmente presente nell’Eucaristia». (23.1.1999).
«Torni l’Eucaristia a essere adorata, amata e riparata. La Mia materna benedizione vada a quei sacerdoti che, ponendosi sotto il Mio manto, vivono per consumarsi in Gesù Eucaristico Amore non amato» (25.3.1999).
«Figli Miei, Io vorrei che voi vi accostaste a Gesù con maggior rispetto, prendendo coscienza di Chi andate a ricevere in voi. Io desidero guidarvi alla Verità e mai come in questa generazione l’uomo si è opposto a Dio, sfidandoLo attraverso l’offesa e il rigetto del Figlio vivo nel Sacramento Santissimo... Giovani Miei, voi che sarete l’alba della ricostruzione, imparate ad avvicinarvi con semplicità, ma con grande cura a Gesù Sacramentato. Venite a riceverLo più frequentemente, perché Egli accenderà nel vostro piccolo cuore una fiamma che dovrà incendiare d’amore il mondo intero!» (5.10.1999).
«Figlioli, il mondo non può vivere senza il Signore e per questo dal Mio Getsemani (la Celeste Verdura), per privilegio speciale, esorto tutte le parrocchie e le comunità a restituire onore, amore e Adorazione a Gesù Eucaristico, Amore abbandonato. L’Eucaristia deve trovare la sua centralità» (23.10.1999).
«Manduria è l’astro del Mio Messaggio di Riparazione Eucaristica e, attraverso il Mio Olio, desidero farvi avvertire la necessità di ricominciare con Gesù Eucaristico Amore una nuova Vita. Fiumi di benedizioni vengono riversati su quelle creature che obbediscono al Mio richiamo di Madre trafitta... Parlate ai Miei sacerdoti di come la Madre brama ardentemente che ovunque si accendano “Focolari di Riparazione Eucaristica”» (18.1.2000).
 «Vi rinnovo il desiderio che riceviate Gesù direttamente in bocca, così sarete causa di conversione e Riparazione, annullando ogni tentativo di satana di abbattere la Chiesa» (23.6.2000).





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