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Una triste notizia per l’Opera della Vergine dell’Eucaristia
Il giorno 19 marzo, celebrazione di S. Giuseppe sposo verginale di Maria SS. (a cui era molto devoto), don Stefano Varnavà si è involato alla casa del Padre.
La sua testimonianza sul messaggio della Vergine dell’Eucaristia a Manduria è stata preziosa. Uomo interiormente libero da ogni compromesso, profondamente umile, ha vissuto il suo sacerdozio con apertura totale verso la Parola di Dio, arricchendo le sue omelie della Parola delle rivelazioni.
Ostilità e contraddizionI hanno fatto parte della sua via crucis su questa terra, senza farlo recedere dalle sue convinzioni o trascinarlo verso il risentimento. Era gioioso e ottimista come i suoi canti, che hanno segnato le ultime generazioni.
Con la riforma dell’utilizzo della musica a scopi sacri promossa dal Concilio Vaticano II, il suo lavoro è risultato determinante per la composizione e diffusione di nuovi canti, più adatti alla nuova espressione liturgica. Fu anche insegnante di religione, collaboratore dell’ufficio catechistico diocesano di Milano ed esperto di animazione per la catechesi dei bambini, dei giovani in particolare e degli adulti.
A lui, che ora compone il canto senza fine di lode al Signore, chiediamo di continuare a vegliare su Debora e sulla sua missione, come ha fatto indefessamente negli ultimi anni, accompagnandola spiritualmente nella sua testimonianza con quella gioia e quel coraggio che lo contraddistingueva.
Grazie di tutto, don Stefano. A presto.